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DALLA TERRA E DALL’ ACQUA
2014, Gravina
L’opera in progetto ma non realizzata è dedicata al rione Piaggio, una parte del centro storico di Gravina semi abbandonata e in degrado. L’obiettivo dell’intervento artistico è di valorizzare ciò che di bello e antico è ancora presente nel luogo per riportarlo alla vita.
Il rione Piaggio è una porzione del centro storico ben visibile sia da uno scorcio in piazza Benedetto XIII, sia in lontananza, da un tratto della ferrovia. È une delle testimonianze dei quartieri medievali della città e offre ancora oggi una infinita varietà di suggestivi scorci. Archi e case si susseguono rincorrendosi e addossandosi, quasi a volersi proteggere reciprocamente; ampie scalinate, piazzette familiari, vie anguste che racchiudono una storia umana lunga e dolorosa fatta di protagonisti silenziosi: contadini, zappatori, braccianti, gli umili della Storia che qui hanno scritto alcune tra le pagine più suggestive della vicenda cittadina. Il rione Piaggio insieme al rione Fondovico cominciarono a diventare marginali in concomitanza con lo sviluppo della civitas. Nel rione Piaggio, purtroppo in quasi completo stato di abbandono, si può ammirare la chiesetta di Santa Lucia alle cui spalle, tre nicchie scavate nel tufo ricordano la presenza di una chiesa rupestre crollata, forse per cedimento naturale di terreno o per terremoto.
L’ intervento artistico proposto ma mai realizzato intendeva invadere alcune delle strette vie con il colore blu oltremare, un colore che non appartiene ai colori della terra. Sfruttando la pendenza il colore si sarebbe allargato, insinuato in solchi e crepe, lambendo i muri e superando barriere, gettandosi nella gravina lasciando una traccia, visibile anche dal treno, evidente ma non indelebile e destinata a passare seguendo lo stesso destino del rione se lasciato in stato di abbandono.
L’arte quindi per sottolineare la presenza, evidenziare il valore, sottrarre alla dimenticanza.