IL GIARDINO ASSOLUTO

IL GIARDINO ASSOLUTO. Al di sopra… il cielo, Forma e Materia, La tela di petali.

2018, Torino.

Installazioni e performance artistiche realizzate nel giardino-studio di Paola Malato, di Palazzo Aimonetti in Torino, con il commento musicale di Elena Gallafrio (violino) e Daniela Ienna (violino).

Il tema del giardino colto, spazio modificato dall’uomo non per fini utilitaristici ma per il puro piacere della contemplazione, è uno dei temi fondanti delle opere dell’artista nel luogo.
Nel giardino di una residenza privata incastonato nel cuore urbano della città di Torino, l’artista, attraverso un trittico di opere, ha ideato una sorta di percorso sia fisico sia mentale che spinga a riflettere sulla consapevolezza del rapporto fra uomo e natura e sulla sua necessità. La proprietaria del giardino , Paola Malato artista e critica d’arte, ha accompagnato l’evento con un testo critico che ben riassume la genesi e il significato delle tre opere: Al di sopra… il cielo. Forma e Materia. La tela di petali. Quest’ultima opera si tratta di una performance durante la quale l’artista ha costruito un’installazione con petali di rosa e pigmenti, coinvolgendo il pubblico presente.
Marcella Tisi ci invita oggi ad un evento artistico nel giardino dello studio di Paola Malato, consentendoci di esserne partecipi non solo come spettatori ma anche come attori, con il coinvolgimento di tutti i nostri sensi (la vista, l’udito, l’olfatto): è in sostanza un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura intesa come organismo vivente, soggetto con il quale possiamo interagire, rispettandone il respiro, il profumo, le forme. Mai con l’intenzione di trasformarlo in oggetto decorato e decorativo.

Il giardino ha ovviamente una sua configurazione impostata nel tempo, alla quale bisogna adeguarsi, ed è in effetti uno spazio limitato dai suoi stessi confini: ma basta sollevare lo sguardo in su, e allora l’apertura di una ‘nuvola’ di cielo ci proietta immediatamente verso una dimensione assoluta che sa di mistico e di trascendente e che ci consente di sollevarci dall’idea della nostra finitezza e della nostra vanità.

Ci accoglie un grande scultura dell’artista che rimanda all’idea di un seme che diventa il simbolo della sua intenzione di intervenire creativamente in questo “giardino assoluto”: sul prato prenderà forma davanti ai nostri occhi, lentamente e con gesti consapevoli e solo apparentemente casuali, una grande tela di petali di rose, come la trama di un pannello pittorico. E su di esso, piano piano, l’artista traccerà con un pigmento azzurro un segno, ad indicare come un percorso, l’allusione a un paesaggio ideale, su cui condurre il nostro sguardo e il nostro pensiero verso il vagheggiamento di lontane mete personali.
La precarietà dei materiali (petali di rose, pigmenti cromatici) tuttavia, rende effimera tutta la creazione, la cui vita non resisterà al primo colpo di vento: perché l’azione di Marcella Tisi rimanda a quel ciclo continuo della natura, del prodursi e del disfarsi di ogni suo elemento in una sequenza eterna ed infinita. Quello che lei vuole, è rendere lo spettatore consapevole non dell’opera in sé in quanto tale, ma del processo creativo in atto e soprattutto della provvisorietà dello stesso, al fine di portarlo ad una riflessione sulla fragilità della vita e sulle trasformazioni continue di ogni forma di materia e di sapere … mentre musica e pensieri ci accompagnano in questa rivelazione.
Se è vero che l’arte contemporanea ormai ha spostato il suo interesse sul gesto del fare, sull’interagire con l’instabilità, che è direttamente collegata all’idea del tempo che scorre, sull’ incontro performativo con il pubblico, avvicinandosi sempre di più all’evento teatrale, allora è certamente vero che Marcella Tisi si rivela come una delle protagoniste più interessanti nel panorama contemporaneo dell’arte.

Paola Malato

Le opere

Perfomance

Schizzi e modello

Backstage

Invito e testo

IL GIARDINO ASSOLUTO

Palazzo Aimonetti, Torino, 2018

Installazione e performance artistica in un giardino privato del centro di Torino