PAESAGGI IN MOVIMENTO
2012 – 2019, Dorsale ferroviaria da Potenza a Bari.
Il progetto ha dimensione territoriale e nasce da considerazioni e osservazioni estetico-paesaggistiche riguardo i luoghi attraversati dalla ferrovia, rimasta sostanzialmente fedele alla realizzazione dei primi decenni del ‘900.
Nel progetto sono stati coinvolti professionisti, esperti, artisti e studiosi, e la popolazione locale. L’ideazione del progetto è di Marcella Tisi e Andrea Rolando (docente del Politecnico di Milano); esperti e professionisti coinvolti: Claudio Cerritelli (critico d’arte, già docente dell’Accademia di Brera, Milano), Ing. Francesco Onorato (professionista e Pro Loco Irsina), Alessandro Scandiffio (docente del Politecnico di Torino), Guido Morandini (fotografo RAI), Valoris Marcon (scultore).
Paesaggi in movimento nasce nel 2012; è stato inserito in un programma di valorizzazione del territorio e delle ferrovie che lo attraversano, in collaborazione fra il Comune di Irsina, il Politecnico di Milano, il comune di Gravina, le FAL e Matera 2019; ha fatto parte degli eventi collaterali di Materadio 2013 – 2014 – 2018 ed è stato inserito nell’ambito di Expo 2015 che si è tenuto a Milano a maggio 2015. È stato premiato nella rosa dei finalisti della sezione Land Art nell’ambito dell’edizione 2015 del Premio Arte Laguna a Venezia. Nel 2016 è stato selezionato come esperienza significativa di progettazione nel paesaggio nell’ambito del 53° Congresso mondiale dell’International Federation of Landscape Architect (IFLA)].
Il tema centrale del progetto è il paesaggio lucano, in particolare le altissime potenzialità del territorio del materano, in occasione del ruolo che ricopre Matera, Capitale della Cultura nel 2019, a sostegno dell’idea che non solo la città ma l’intero territorio contribuisca a renderne unico il valore culturale. L’ambito territoriale di riferimento corrisponde all’intera dorsale ferroviaria appulo-lucana da Bari a Potenza e dei suoi caratteri eccezionali di inserimento paesaggistico-ambientale, che inducono a riconsiderare il viaggio come esperienza culturale e non solo come spostamento da un punto a un altro. Sin dall’origine le Ferrovie Appulo Lucane (FAL) sono state concepite come “ferrovie di montagna”, profondamente connaturate alle condizioni socio-economiche delle popolazioni servite e alle caratteristiche salienti del territorio attraversato: zone prevalentemente soggette a dislivelli, spesso impercorribili con i mezzi ordinari di comunicazione.
Inoltre, soprattutto in Basilicata, dove i centri abitati occupano le parti collinari del territorio, le stazioncine ferroviarie, gli scali, obbligatoriamente si posizionarono a valle, a una certa distanza dagli stessi. Pertanto da sempre sono state considerate un limite del sistema di trasporto nel territorio, senza sviluppo e senza futuro. Ciò che finora ha rappresentato un limite ha in sé grandi potenzialità: l’armonia fra questo territorio e i suoi abitanti, i suoi centri abitati, le puntuali e discrete emergenze edilizie e le connessioni, siano esse ferrovia, strade, tratturi, è un patrimonio da difendere, connubio di memorie e di lente trasformazioni del paesaggio, che lo rendono quasi unico dal punto di vista dell’esperienza estetica.
Questo patrimonio, così reale ma nello stesso tempo impalpabile, perché non immediatamente percepibile, è assolutamente da difendere da due possibili atteggiamenti opposti: il lento abbandono e la caduta nell’oblìo, o viceversa la sua distruzione per interventi invasivi. Da queste considerazioni ha preso il via il progetto artistico: Paesaggi in Movimento. Esperienze nel territorio come opera d’arte, declinato in un’azione corale che, partendo dal paesaggio, dall’urbanistica e dagli studi del territorio, coinvolga diversi linguaggi artistici: land art e arte ambientale, teatro civile, musica, fotografia, regia.
Gli obiettivi del progetto sono a breve e a lungo termine per generare un sistema spaziale permanente che metta in relazione il patrimonio culturale dei centri abitati centrali e quelli più a margine. Si propone, in altre parole, di dare l’avvio a un motore di innovazione territoriale attraverso le reali infrastrutture del territorio, come le ferrovie, le strade, gli itinerari di trasporto lento, i percorsi “verdi” e quelle immateriali, come le Information and Communications Technology, la cultura, i valori di identità culturale.
Paesaggi in movimento prevede determinate azioni, che consistono in eventi temporanei per la sensibilizzazione e il coinvolgimento di abitanti e visitatori – come avvenne nel settembre del 2013 e nel 2014 – e interventi a carattere permanente volti alla realizzazione ex-novo e al potenziamento di risorse esistenti: ad esempio l’individuazione e il rafforzamento di percorsi storico-ambientali e loro strutturazione.
La componente artistica rappresenta il fulcro di Paesaggi in movimento, in quanto il tema su cui si incentra è il paesaggio, o meglio, il territorio inteso come paesaggio che, in quanto tale, è esso stesso opera d’arte. Secondo le intenzioni degli ideatori e del curatore artistico e in armonia con lo spirito dell’intero progetto gli interventi artistici da coinvolgere appartengono alla Land Art, o più in generale all’Arte Ambientale dove tema centrale è il luogo considerato sia a priori sia a posteriori; essi danno origine a opere, sensibilità, atteggiamenti che inevitabilmente si confrontano con il territorio armonizzando con esso e con tutte le sue componenti. In particolare con questo progetto si propone di individuare una serie di interventi artistici che possano crescere nel tempo e che abbiano come obiettivo una didattica del paesaggio, ovvero contribuiscano ad aiutare a leggere il territorio sotto il profilo delle sue molteplici valenze.
Le opere che hanno accompagnato gli eventi del 2013, del 2014 e del 2018, realizzati da Marcella Tisi, rappresentano il suo modo di operare artistico in questi luoghi.
Passaggi Blu, Passaggi Blu. Alberi, Dalla terra e dall’acqua (non realizzato), Scegli il tuo paesaggio!
Tali opere non rappresentano una possibile soluzione ai problemi del territorio ma un tentativo attraverso il linguaggio proprio dell’arte e della rappresentazione per immagini, per sottolinearne il valore paesaggistico, per creare discontinuità discrete e ribaltare il quotidiano modo di vedere le cose risvegliando garbatamente le coscienze.
GLI EVENTI
Gli eventi finora realizzati prevedevano una giornata di esplorazione attraverso le campagne lucane, in treno e a piedi, incentrate sul tema paesaggistico proposto dalle opere di land art di Marcella Tisi e mirate alla sensibilizzazione e al coinvolgimento delle popolazioni locali con interventi artistico-teatrali e musicali.
L’ artista fa una sintesi dei contenuti principali riguardo a questo progetto di dimensione territoriale.