PRINCIPIO. Cosmo, …lunare.
2012 – 2013, Torino
Intervento di Arte Ambientale realizzato nel giardino interno del Campus Universitario Luigi Einaudi di Torino, costituito da due opere, Cosmo e …lunare, che definiscono le due estremità del giardino stesso. Progettato nel 2012, fu inaugurato nell’autunno del 2013.
Principio è costituito da due opere, Cosmo e …lunare, alle due estremità del giardino, attraversato nella parte centrale da un vialetto delimitato da muretti continui che sopraelevano il prato di circa mezzo metro. All’esatta geometria del giardino l’artista ha voluto contrapporre forme morbide, liberamente plasmate, quasi primordiali, che, per alcuni aspetti, contrastano con l’immagine avveniristica e tecnologica degli edifici.
L’ opera Cosmo è inserita in un’area di circa 100 mq, formata da due “collinette”, che raggiungono nel loro punto più alto 1,70 ml; nel loro affiancarsi determinano, un passaggio in corrispondenza del vialetto del giardino.
Le due collinette sono in parte realizzate con malta cementizia e pietra di Nanto e in parte con terreno erboso, quasi come se un materiale prezioso e sconosciuto avesse intrappolato alcune parti organiche del terreno, fissandole in un’immagine primordiale.
Una delle due collinette rappresenta la sommità di un “cratere”, realizzato con un’anima in struttura metallica e rete elettrosaldata per l’aggrappaggio della malta cementizia. Al suo interno è accolto un elemento scultoreo tondeggiante in pietra di Nanto, che nel suo passaggio ha lasciato una traccia blu nella perfetta e liscia concavità del “cratere”.
All’estremità opposta del giardino si inserisce l’opera …lunare che si sviluppa in un’area di forma triangolare con una superficie di circa 170 mq. È formata anch’essa da due collinette, una più bassa, realizzata in malta cementizia e pietra di Nanto, e una, più alta, in terreno erboso sulla cui sommità si erge un albero a foglie caduche della specie dei Prunus. Le forme sono modellate con passaggi delicati, cambi di livello non repentini in modo da risultare meno tormentate e complesse: il luogo suggerisce l’approdo, la calma, la riflessione. Verso l’estremità dell’area un blocco regolare di base rettangolare, incorporato nelle forme libere e sinuose della collina, sostiene una lastra in corten dove è riportato il pensiero di Luigi Einaudi: “Conoscere per deliberare.