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LE OPERE E IL LUOGO
Testo critico di Paola Malato
La natura è l’unica vera protagonista nella ricerca che Marcella Tisi porta avanti da anni, è lo spunto primario ed essenziale del suo operare artistico e concettuale, è il soggetto con il quale lei si confronta, cercando di rispettarne l’autenticità e insieme di esaltarne l’energia intrinseca. Ogni intervento dell’artista è dunque intenzionalmente un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura intesa come organismo vivente con il quale possiamo e dobbiamo interagire, senza mai tuttavia violentarne l’equilibrio e la logica interna.
Non è facile: è un percorso, quello di Marcella Tisi, che prevede un lento e sistematico lavoro di progettazione proprio sul luogo dell’evento artistico e di conseguenza l’esecuzione di una gran quantità di schizzi e di abbozzi per elaborare l’idea, fissarla e definirla sempre meglio. A cui seguiranno poi dei bozzetti e necessariamente anche dei rilievi plastici dello spazio perché vanno prese in esame diverse coordinate legate sia alla specificità dell’opera stessa, sia al contesto ambientale contingente. Per non parlare poi della necessità di intuire inevitabili imprevisti che potrebbero ostacolare il procedere esecutivo.
La Tisi stessa sottolinea che “… a seconda del luogo nel quale intervenire possono cambiare gli esiti, ma anche le premesse …”: ovviamente, una cosa è progettare una soluzione artistica in un ambiente cittadino nel quale la natura è soffocata e il costruito ha una prevalenza assoluta, un’altra cosa è progettare una soluzione artistica in un paesaggio aperto, nel quale il vuoto è dominante, e la sensazione di infinito e di libertà può avere il sopravvento.
Le Formenatura e Paesaggi nei luoghi nascono dunque in relazione alle specifiche esigenze del sito: con le Formenatura (Nella terra con la terra, polo fieristico di Milano, Rho-Pero (MI); Principio. Cosmo, …lunare, Campus universitario Luigi Einaudi, Torino) l’artista si mette in rapporto con il luogo e con chi lo abita, e arriva a definire un angolo urbano in sé anonimo attraverso la strutturazione di forme significanti accordate armonicamente con elementi paesistici da lei stessa condotti. Ecco che un luogo banale acquista un nuovo carattere relazionale e diventa punto di riferimento per i fruitori.
Paesaggi nei luoghi (ILBLUINTERRA, Irsina, (MT); Paesaggi in movimento, Gravina (BA), Irsina (MT), Taccone (MT); Il giardino assoluto, Palazzo Aimonetti, Torino) sono invece delle vere e proprie performances che la Tisi realizza direttamente nel paesaggio con riferimento ad alcune espressioni artistiche tipiche della Land art di stampo anglosassone. Magari c’è solo un albero in un’ampia distesa incolta, o il rudere di un’antica abitazione o anche solo un muro nel nulla. E’ lì che scatta la molla: interviene con il colore. Spruzza campiture cromatiche compatte oppure con i pigmenti traccia lunghi percorsi come se volesse indicarci delle coordinate perché ci si possa orientare negli spazi infiniti, perché si possano trovare dei punti di riferimento, perché le tracce diventino delle certezze in questo mondo contemporaneo dove sono smarriti tutti i valori. La precarietà dei materiali rende ovviamente effimera tutta la creazione che non resisterà al primo colpo di vento e alle prime piogge: l’azione di Marcella Tisi rimanda a quel ciclo continuo della natura, del prodursi e disfarsi di ogni suo elemento in una sequenza eterna ed infinita. Quello che lei vuole è rendere lo spettatore consapevole non dell’opera in sé in quanto tale, ma del processo creativo in atto e soprattutto della provvisorietà dello stesso, al fine di portarlo ad una riflessione sulla fragilità della vita e sulle trasformazioni continue di ogni forma di materia e di sapere.
Restano le tracce delle azioni performative, sotto forma di immagini fotografiche o di video, che ne rinnovano il ricordo e le emozioni. Ma i profumi nell’aria, il suono del vento, il calore del sole sulla pelle non possono essere conservati perché questa è proprio la peculiarità di questi eventi che sono irripetibili e unici.
Se è vero che l’arte contemporanea ha spostato il suo interesse sul gesto del fare, sull’interagire con l’instabilità, che è direttamente collegata all’idea del tempo che scorre, sull’ incontro performativo con il pubblico avvicinandosi sempre di più all’evento teatrale, allora è certamente vero che Marcella Tisi si rivela come una delle protagoniste più interessanti nel panorama contemporaneo dell’arte. (Febbraio 2019)